Due chicche di fine anno giusto per fare un pò di polemica che non guasta mai.
Prima chicca.
Mi sto informando per disdire la chiavetta internet della 3 (che a casa mia non prende bene, quasi tipo modem da 56k).
Pensavo fosse più semplice...sul sito della 3 non c'è scritto niente (ovvio), chiamo il 133 e dopo 10 min di menù incomprensibili riesco magicamente a trovare quello per parlare con un operatore.
Ok ci siamo...tutti gli operatori sono occupati, rimanga in linea.
Rimango in linea.
Dopo 20 min una vocina mi avvisa che il credito della mia scheda è terminato.
Morale, 5€ bruciati così più altri addebitati sulla scheda della chiavetta, per niente, ancora non sò come disdire la chiavetta.
Complimenti.
Seconda chicca.
La nuova pubblicità della FIAT 500 che quasi quasi (dico quasi ma a dire loro lo è) sembra che andare in giro con la 500 faccia bene all'ambiente.
Complimenti.
martedì, dicembre 29, 2009
giovedì, dicembre 17, 2009
Libertà
L'Antitrust annuncia orgogliosa di avere vinto la battaglia contro il nemico Microsoft che renderà finalmente libera la scelta del browser anche su sistemi Windows.
La Cina annuncia orgogliosa di fottersene se il Pianeta sta andando a ramengo e di essere intenzionata a continuare la sua scalata verso non sò dove.
Questa è libertà.
La Cina annuncia orgogliosa di fottersene se il Pianeta sta andando a ramengo e di essere intenzionata a continuare la sua scalata verso non sò dove.
Questa è libertà.
giovedì, novembre 26, 2009
Non capisco...
Alla televisione, sui giornali, nelle vetrine, nei volantini, si vende tutto con la formula paghi 1 prendi 10, se prendi 10 ti regalo 5, se prendi 20 ti regalo 10 e così via, si vende cibo a quantità giganti allo stesso prezzo di quantità piccole, ti serve la carta igienica?Comprane 2000 rotoli al prezzo di 1000 così potrai asciugare il culo a te e alla tua famiglia per i prossimo 20 anni (sempre che non abbia problemi evacuatori).
E le medicine?Adesso gli sconti li fanno pure su quelle, vai in farmacia c'è la vetrina delle offerte, evvai...le automobili ormai non inquinano più e costano una cazzata, tutti sotto a comprare automobili dai.
Dall'altra parte del Mondo la popolazione non ha accesso neanche alla razione minima giornaliera di cibo e le medicine sono un miraggio, la realtà è un pugno di burro di karitè e una pacca sulla spalla e per muoversi pedalare (a piedi) che la strada è lunga.
Non capisco, secondo me c'è qualcosa che non va...che ne dite?
E le medicine?Adesso gli sconti li fanno pure su quelle, vai in farmacia c'è la vetrina delle offerte, evvai...le automobili ormai non inquinano più e costano una cazzata, tutti sotto a comprare automobili dai.
Dall'altra parte del Mondo la popolazione non ha accesso neanche alla razione minima giornaliera di cibo e le medicine sono un miraggio, la realtà è un pugno di burro di karitè e una pacca sulla spalla e per muoversi pedalare (a piedi) che la strada è lunga.
Non capisco, secondo me c'è qualcosa che non va...che ne dite?
sabato, novembre 21, 2009
Ti ricordi?
Ti ricordi quando da piccolo mi lanciavo tra le tue braccia e tu mi prendevi al volo e mi stringevi a te e mi chiamavi "Bel patanin"?
Ti ricordi che anno dopo anno non ce la facevi più a prendermi ma solo perchè io diventavo sempre più grande e pesante.
E ti ricordi quando con Andrea abbiamo dato fuoco alle galline e poi con un secchio d'acqua abbiamo cercato di spegnerle e tu hai strillato un pò ma mai davvero arrabbiata e quella volta ancora con lui che ti abbiamo rotto il lampadario in camera e quando saltavamo sul fieno che te lo abbiamo rotto tutto.
Gli anni passavano e la domenica da te era ormai un'istituzione, un momento felice anche per ritrovare il sapore di campagna e di antico ormai perso in noi gente di città.
Ora che non ci sei più una parte della mia vita se ne andata via con te, 35 anni passati a sapere che la domenica quando volevo potevo vederti.
Nonna.
Ti ricordi che anno dopo anno non ce la facevi più a prendermi ma solo perchè io diventavo sempre più grande e pesante.
E ti ricordi quando con Andrea abbiamo dato fuoco alle galline e poi con un secchio d'acqua abbiamo cercato di spegnerle e tu hai strillato un pò ma mai davvero arrabbiata e quella volta ancora con lui che ti abbiamo rotto il lampadario in camera e quando saltavamo sul fieno che te lo abbiamo rotto tutto.
Gli anni passavano e la domenica da te era ormai un'istituzione, un momento felice anche per ritrovare il sapore di campagna e di antico ormai perso in noi gente di città.
Ora che non ci sei più una parte della mia vita se ne andata via con te, 35 anni passati a sapere che la domenica quando volevo potevo vederti.
Nonna.
martedì, novembre 17, 2009
Serata
L’Associazione Siraba Italia in collaborazione con Progetto Anitié è lieta di invitarvi a:
“SUONI SOLIDALI”
Tamburi, canti, danze e melodie d’Africa con
DAOUDA DIABATE & DJEMBAPPEL
Ed esposizione fotografica a cura di Progetto Anitié
SABATO 21 NOVEMBRE
Ore 21,30
CASSINA ANNA, Via Sant’Arnaldo, 17
Da circa quindici anni l’Associazione Siraba Italia, in collaborazione con la gemella Association Siraba di Bobo Dioulasso, in Burkina Faso, porta in diversi ambiti sociali la cultura tradizionale dell’Africa Occidentale.
Nei teatri, nelle piazze e nelle scuole, nelle zone di disagio sociale, fisico e psichico.
Ambiti dove, con la sua ricchezza culturale ed artistica, ha potuto lasciare e lascia tuttora dei segni importanti.
Africa fiera e ricca di umanità, Africa che ci riporta valori di collettività, di solidarietà, di relazione che noi, forse troppo occupati nella corsa verso il benessere, abbiamo trascurato.
Ma nel testimoniare tanta bellezza, non vogliamo e non possiamo dimenticare l’altra faccia di questo paese tanto ricco di umanità: la lotta quotidiana di amici cari, vicini di casa, famiglie del quartiere, ragazzi, padri, madri e figli che ci mandano messaggi di richiesta d’aiuto.
Mancano soldi per far fronte alle spese scolastiche, che sono le prime ad essere sacrificate. Mancano per far fronte ad imprevisti di salute, e spesso, purtroppo, anche per qualche sacco di riso e mais i cui prezzi crescono sempre di più. La solidarietà tra vicini non basta più e tantomeno il nostro piccolo sostegno personale.
Così facciamo appello a chiunque voglia credere ad un sistema tanto diretto, attraverso il quale ogni centesimo può andare a sostenere chi attraversa momenti di difficoltà estrema.
Non si cambia il destino dell’Africa, ma semplicemente si permette a dei bambini e ragazzi di continuare i loro studi, unica possibilità di miglioramento economico e sociale, e a dei padri ed a delle madri di tirare un po’ il fiato e riprendere le forze per lottare.
Ingresso ad offerta libera (a partire da 5 €)
Tutto il ricavato sarà devoluto a SUONI SOLIDALI,
scolarizzazione, salute e beni di prima necessità
a Bobo Dioulasso, Burkina Faso
I VOSTRI BAMBINI SARANNO OSPITI GRADITI
Si consiglia prenotazione via telefono o via mail
Associazione Siraba Italia
347/0053845 siraba99@hotmail.com
A chiunque fosse interessato chiediamo di inviarci l'indirizzo e-mail o di registrarlo durante la serata sulle apposite schede, in modo da poter essere aggiornato sull’effetto di questa azione.
Inoltre chiunque volesse diffondere questa raccolta può contattarci personalmente.
Grazie, a presto
Marco Patanè e Lalla Aicha Traore
Associazione Siraba Italia
“SUONI SOLIDALI”
Tamburi, canti, danze e melodie d’Africa con
DAOUDA DIABATE & DJEMBAPPEL
Ed esposizione fotografica a cura di Progetto Anitié
SABATO 21 NOVEMBRE
Ore 21,30
CASSINA ANNA, Via Sant’Arnaldo, 17
Da circa quindici anni l’Associazione Siraba Italia, in collaborazione con la gemella Association Siraba di Bobo Dioulasso, in Burkina Faso, porta in diversi ambiti sociali la cultura tradizionale dell’Africa Occidentale.
Nei teatri, nelle piazze e nelle scuole, nelle zone di disagio sociale, fisico e psichico.
Ambiti dove, con la sua ricchezza culturale ed artistica, ha potuto lasciare e lascia tuttora dei segni importanti.
Africa fiera e ricca di umanità, Africa che ci riporta valori di collettività, di solidarietà, di relazione che noi, forse troppo occupati nella corsa verso il benessere, abbiamo trascurato.
Ma nel testimoniare tanta bellezza, non vogliamo e non possiamo dimenticare l’altra faccia di questo paese tanto ricco di umanità: la lotta quotidiana di amici cari, vicini di casa, famiglie del quartiere, ragazzi, padri, madri e figli che ci mandano messaggi di richiesta d’aiuto.
Mancano soldi per far fronte alle spese scolastiche, che sono le prime ad essere sacrificate. Mancano per far fronte ad imprevisti di salute, e spesso, purtroppo, anche per qualche sacco di riso e mais i cui prezzi crescono sempre di più. La solidarietà tra vicini non basta più e tantomeno il nostro piccolo sostegno personale.
Così facciamo appello a chiunque voglia credere ad un sistema tanto diretto, attraverso il quale ogni centesimo può andare a sostenere chi attraversa momenti di difficoltà estrema.
Non si cambia il destino dell’Africa, ma semplicemente si permette a dei bambini e ragazzi di continuare i loro studi, unica possibilità di miglioramento economico e sociale, e a dei padri ed a delle madri di tirare un po’ il fiato e riprendere le forze per lottare.
Ingresso ad offerta libera (a partire da 5 €)
Tutto il ricavato sarà devoluto a SUONI SOLIDALI,
scolarizzazione, salute e beni di prima necessità
a Bobo Dioulasso, Burkina Faso
I VOSTRI BAMBINI SARANNO OSPITI GRADITI
Si consiglia prenotazione via telefono o via mail
Associazione Siraba Italia
347/0053845 siraba99@hotmail.com
A chiunque fosse interessato chiediamo di inviarci l'indirizzo e-mail o di registrarlo durante la serata sulle apposite schede, in modo da poter essere aggiornato sull’effetto di questa azione.
Inoltre chiunque volesse diffondere questa raccolta può contattarci personalmente.
Grazie, a presto
Marco Patanè e Lalla Aicha Traore
Associazione Siraba Italia
mercoledì, novembre 04, 2009
Coda e salute
Stasera devo andare dal medico a far vedere le lastre della mia fottuta schiena e mi sto già preparando a quello che sarà il solito scenario pietoso delle solite lamentele.
Le sale di attesa dei medici della mutua sono tutte uguale, gente che si lamenta del ritardi di 15/30 minuti rispetto al suo appuntamento, lamentele che si protraggono spesso per tutto il corso dell'attesa e che coinvolgono un pò tutti i partecipanti che a loro volta si lamentano e la lamentela avanza interperrita.
Ma dietro tutto questo nessuno che si ferma a pensare che forse un'attesa non è poi così male se poi si può usufruire di un medico senza dover pagare che magari ci aiuta a risolvere i nostri problemi fisici o quantomeno ci indirizza verso una cura, nessuno pensa che in altre parti del Mondo le persone non hanno accesso alla sanità pubblica e che magari per colpa di questa carenza ci lasciano le penne per una diarrea.
Meditate gente meditate.
Le sale di attesa dei medici della mutua sono tutte uguale, gente che si lamenta del ritardi di 15/30 minuti rispetto al suo appuntamento, lamentele che si protraggono spesso per tutto il corso dell'attesa e che coinvolgono un pò tutti i partecipanti che a loro volta si lamentano e la lamentela avanza interperrita.
Ma dietro tutto questo nessuno che si ferma a pensare che forse un'attesa non è poi così male se poi si può usufruire di un medico senza dover pagare che magari ci aiuta a risolvere i nostri problemi fisici o quantomeno ci indirizza verso una cura, nessuno pensa che in altre parti del Mondo le persone non hanno accesso alla sanità pubblica e che magari per colpa di questa carenza ci lasciano le penne per una diarrea.
Meditate gente meditate.
giovedì, ottobre 29, 2009
Nuovo entusiasmo
Dun Dun
Dun Dun
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domenica, settembre 13, 2009
Stevia
Dopo mesi di attesa finalmente è arrivato il grande giorno, il giorno della Stevia, passata da pianta erbacea quasi insignificante a soluzione idroalcolica dolcificante naturale, e direi che funziona!
Ora nei prossimi giorni proseguiranno le prove per capire un pò òe dosi ma direi che ci siamo in pieno!
Sono strafelice!
Per chi fosse interessato e volesse approfondire c'è questo sito http://www.xmx.it/stevia.htm molto ben fatto che spiega cos'è la Stevia e come la si può utilizzare ed il perchè in Europa è proibita.
Buona Stevia a tutti!
Ora nei prossimi giorni proseguiranno le prove per capire un pò òe dosi ma direi che ci siamo in pieno!
Sono strafelice!
Per chi fosse interessato e volesse approfondire c'è questo sito http://www.xmx.it/stevia.htm molto ben fatto che spiega cos'è la Stevia e come la si può utilizzare ed il perchè in Europa è proibita.
Buona Stevia a tutti!
giovedì, settembre 10, 2009
Di ritorno dall'Africa
Un primo bilancio a due settimane di ritorno dai fantastici 18 giorni trascorsi in Kenya, consapevolezza sempre più forte di quello che ho e della fortuna che mi è stata concessa di avere una famiglia come quella che ho e di essere nato in questo fottutissimo Paese, consapevolezza di non lamentarsi più per praticamente niente che i miei problemi non sono problemi ma solo tentativi di miglioramento che anche se non accadono non succede nulla, consapevolezza di come cazzo vive male la gente qui e di quanto la mia insofferenza verso questa società sia sempre più forte.
Se l’Africa fa bene da una parte è anche vero che dall’altra ti fa scoprire cose che prima d’oggi non avevi mai notato e che ti rendono la vita quotidiana sempre più difficile da sopportare.
Un ringraziamento particolare va a tutti i ragazzi di Watamu che con la loro simpatia e sfacciataggine ci hanno riempito le giornate trascorse lì, ai bambini dell’orfanotrofio di Timboni che con i loro sorrisi ci hanno riempito il cuore di amore e tenerezza.
Che dire, arrivederci Africa a presto (il più presto possibile).
Se l’Africa fa bene da una parte è anche vero che dall’altra ti fa scoprire cose che prima d’oggi non avevi mai notato e che ti rendono la vita quotidiana sempre più difficile da sopportare.
Un ringraziamento particolare va a tutti i ragazzi di Watamu che con la loro simpatia e sfacciataggine ci hanno riempito le giornate trascorse lì, ai bambini dell’orfanotrofio di Timboni che con i loro sorrisi ci hanno riempito il cuore di amore e tenerezza.
Che dire, arrivederci Africa a presto (il più presto possibile).
martedì, luglio 28, 2009
Difficile dirlo ma a 35 anni di distanza mi sono reco conto che a poche centinaia di km da qui c'è un posto magnifico che si chiama Toscana.
Il territorio, il cibo, la cordialità e la pacatezza delle persone che ci vivono, i colori e i profumi della terra, quel senso di serenità che ti lascia addosso.
Un altro schiaffo morale al luogo dove abito che mi sta ogni giorno di più stretto.
Il territorio, il cibo, la cordialità e la pacatezza delle persone che ci vivono, i colori e i profumi della terra, quel senso di serenità che ti lascia addosso.
Un altro schiaffo morale al luogo dove abito che mi sta ogni giorno di più stretto.
lunedì, luglio 20, 2009
Accidenti a te!
Oggi voglio raccontare una situazione simpatica, niente critiche a nessuno o lamentele.
Premessa, al piccolo Cippa piacciono le more, ma gli piacciono talmente tanto che quando siamo dalla nonna in campagna se le va a prendere da solo dalla pianta con i problemi di spine del caso.
Vabb?...nel giardino di casa ho una pianta di more, di quelle senza spine, gioved? avevo notato che alcune erano quasi mature, ho detto bella l? luned? quando torno me le mangio, a pranzo oggi vado l? per prenderle e puff erano sparite, staccate di netto come se fossero state raccolte, mi giro, mi rigiro verso la pianta e vedo Cippa che fa per agguantarne un'altra mezza matura.
Ma si pu??!?!?
Premessa, al piccolo Cippa piacciono le more, ma gli piacciono talmente tanto che quando siamo dalla nonna in campagna se le va a prendere da solo dalla pianta con i problemi di spine del caso.
Vabb?...nel giardino di casa ho una pianta di more, di quelle senza spine, gioved? avevo notato che alcune erano quasi mature, ho detto bella l? luned? quando torno me le mangio, a pranzo oggi vado l? per prenderle e puff erano sparite, staccate di netto come se fossero state raccolte, mi giro, mi rigiro verso la pianta e vedo Cippa che fa per agguantarne un'altra mezza matura.
Ma si pu??!?!?
mercoledì, luglio 15, 2009
Oggi l'Italia intera si stringe unita intorno al militare caduto combattendo in un paese straniero una guerra di cui ignorava il significato e che solo i Grande della Terra sanno davvero perchè si combatte.
Oggi in Italia un militare che mesi fa ha sparato uccidendo un ragazzo che si scazzottava si vede assegnare dalla Giustizia italiana 6 anni di carcere che, conti alla mano, in Italia si ridurranno forse ad uno effettivo di reclusione e a piangere c'è solo il padre della vittima che si vergogna di essere italiano.
Beh,caro padre,sò che servirà a poco ma a vergognarsi di essere italiano non sei solo tu...
Oggi in Italia un militare che mesi fa ha sparato uccidendo un ragazzo che si scazzottava si vede assegnare dalla Giustizia italiana 6 anni di carcere che, conti alla mano, in Italia si ridurranno forse ad uno effettivo di reclusione e a piangere c'è solo il padre della vittima che si vergogna di essere italiano.
Beh,caro padre,sò che servirà a poco ma a vergognarsi di essere italiano non sei solo tu...
domenica, luglio 12, 2009
LETTERA DI UN EX RESIDENTE DELL´AQUILA
Le ho contate, dovrebbero essere una ventina circa.
Almeno una ventina di persone, conoscenti e amici che sanno quello che è
accaduto alle 3:32 del 6 aprile, ma che nell´ultima settimana mi hanno
chiesto se fossi tornato all´Aquila per preparare gli esami.
Forse mi devo scusare con loro, perchè la mia risposta ha sistematicamente
destato un pò di imbarazzo:
"L´Aquila non esiste più"
"Ah già, scusami"
Ah già.
Ma è giustificabile.
Ormai le reti nazionali non parlano più del terremoto dell´Aquila,
troppo prese a parlare prima della crisi coniugale del premier,
poi della crisi economica ormai superata brillantemente dalla nostra
nazione,poi della pseudo-crisi dell´amministrazione siciliana,
poi delle quotidiane crisi di nervi di questo o quel politicante.
Queste sì che sono notizie.
E quelle rare volte che si parla ancora del terremoto dell´Aquila i toni
sono esaltanti,c´è chi lo definisce "il successo del governo",
chi parla del "miracolo del premier".
Si parla di ricostruzioni avvenute,di problemi risolti.
NON È VERO.
Le notizie riportate sono solo specchieti per le allodole,
azioni di facciata per mostrare un fantomatico intervento-lampo del governo.
La verità è tutt´altra.
La gente ormai da quasi due mesi vive in tenda, e lo fa sia negli afosissimi
pomeriggi dei giorni scorsi, sia nelle notti di vento e pioggia, come questa.
E quelli che sono negli alberghi sulla costa si godono ancora per poco il
sogno di una lunga e gratuita vacanza al mare, ormai in attesa (a giorni) di
essere messi alle porte in vista dell´inizio imminente della stagione balneare.
Di costruzioni per ora nemmeno l´ombra, perchè fino al G8 dell´Aquila si
deve lavorare per accogliere i rappresentanti delle più grandi nazioni del mondo.
A mandare avanti la baracca ci sono i volontari della Protezione Civile, i
volontari dei Vigili del Fuoco, i volontari delle varie Associazioni di
Pubblica Assistenza, che si spaccano la schiena per mantere vivibile la
condizione ma sempre più si lamentano della scarsa presenza dello Stato,
della scarsità di fondi (3.1 miliardi in 24 anni sono BRICIOLE), dei ritardi
nei lavori (ad ora, nessuna delle promesse fatte nelle subito successive al
terremoto è stata mantenuta).
E se si lamentano di ciò i volontari che dopo una settimana tornano nelle
loro tiepide case, come direbbe Primo Levi, pensate come possono stare le
persone che una casa dove tornare non ce l´hanno affatto, che non sanno più
cos´è la privacy, che sognano una doccia dignitosa.
Non mi sembra il quadro di un successo, questo.
Non mi sembra una situazione risolta.
Lo scopo di questa lettera è solo ricordare a tutti che non sentire più notizie
in tv non vuol dire che ora tutto sia tornato alla normalità.
RICORDATELO: L´EMERGENZA NON È FINITA.
Le ho contate, dovrebbero essere una ventina circa.
Almeno una ventina di persone, conoscenti e amici che sanno quello che è
accaduto alle 3:32 del 6 aprile, ma che nell´ultima settimana mi hanno
chiesto se fossi tornato all´Aquila per preparare gli esami.
Forse mi devo scusare con loro, perchè la mia risposta ha sistematicamente
destato un pò di imbarazzo:
"L´Aquila non esiste più"
"Ah già, scusami"
Ah già.
Ma è giustificabile.
Ormai le reti nazionali non parlano più del terremoto dell´Aquila,
troppo prese a parlare prima della crisi coniugale del premier,
poi della crisi economica ormai superata brillantemente dalla nostra
nazione,poi della pseudo-crisi dell´amministrazione siciliana,
poi delle quotidiane crisi di nervi di questo o quel politicante.
Queste sì che sono notizie.
E quelle rare volte che si parla ancora del terremoto dell´Aquila i toni
sono esaltanti,c´è chi lo definisce "il successo del governo",
chi parla del "miracolo del premier".
Si parla di ricostruzioni avvenute,di problemi risolti.
NON È VERO.
Le notizie riportate sono solo specchieti per le allodole,
azioni di facciata per mostrare un fantomatico intervento-lampo del governo.
La verità è tutt´altra.
La gente ormai da quasi due mesi vive in tenda, e lo fa sia negli afosissimi
pomeriggi dei giorni scorsi, sia nelle notti di vento e pioggia, come questa.
E quelli che sono negli alberghi sulla costa si godono ancora per poco il
sogno di una lunga e gratuita vacanza al mare, ormai in attesa (a giorni) di
essere messi alle porte in vista dell´inizio imminente della stagione balneare.
Di costruzioni per ora nemmeno l´ombra, perchè fino al G8 dell´Aquila si
deve lavorare per accogliere i rappresentanti delle più grandi nazioni del mondo.
A mandare avanti la baracca ci sono i volontari della Protezione Civile, i
volontari dei Vigili del Fuoco, i volontari delle varie Associazioni di
Pubblica Assistenza, che si spaccano la schiena per mantere vivibile la
condizione ma sempre più si lamentano della scarsa presenza dello Stato,
della scarsità di fondi (3.1 miliardi in 24 anni sono BRICIOLE), dei ritardi
nei lavori (ad ora, nessuna delle promesse fatte nelle subito successive al
terremoto è stata mantenuta).
E se si lamentano di ciò i volontari che dopo una settimana tornano nelle
loro tiepide case, come direbbe Primo Levi, pensate come possono stare le
persone che una casa dove tornare non ce l´hanno affatto, che non sanno più
cos´è la privacy, che sognano una doccia dignitosa.
Non mi sembra il quadro di un successo, questo.
Non mi sembra una situazione risolta.
Lo scopo di questa lettera è solo ricordare a tutti che non sentire più notizie
in tv non vuol dire che ora tutto sia tornato alla normalità.
RICORDATELO: L´EMERGENZA NON È FINITA.
lunedì, giugno 15, 2009
La musica continua, donidoni come i fratelli burkinabè ci insegnano, la vita continua, un pò meno donidoni come la società in cui viviamo vuole, ma si cerca di rallentare, di dominare e non di farsi dominare dal tempo.
Fine settimana passato splendidamente nella mia amata terra natìa in compagnia della sempre più matornia Nonna/Mamma Mimma, i miei zii sempre più persi nel loro Mondo e i miei cuginetti che ormai "etti" non sono più ed iniziamo ad assaporare l'odore acre ma delizioso della bagiana.
Stasera si suona e sabato via con un'altra esibisione, si accompagna la danza, espressione divina dell'uomo che inneggia Dio, qualunque esso sia e dovunque sia.
Aspettando il prossimo fine settimana e meno a breve aspettando l'Africa ci si immerge nuovamente nell'assurdo mondo del lavoro.
Fine settimana passato splendidamente nella mia amata terra natìa in compagnia della sempre più matornia Nonna/Mamma Mimma, i miei zii sempre più persi nel loro Mondo e i miei cuginetti che ormai "etti" non sono più ed iniziamo ad assaporare l'odore acre ma delizioso della bagiana.
Stasera si suona e sabato via con un'altra esibisione, si accompagna la danza, espressione divina dell'uomo che inneggia Dio, qualunque esso sia e dovunque sia.
Aspettando il prossimo fine settimana e meno a breve aspettando l'Africa ci si immerge nuovamente nell'assurdo mondo del lavoro.
martedì, maggio 12, 2009
Soddisfazioni, queste misteriose e sempre più rare emozioni nella nostra vita,la domanda che ci si porge più spesso è dove trovarle, nel lavoro manco a parlarne,troppo schifo, spesso neanche nella propria famiglia, mogli/mariti troppo distratti,figli troppo viziati...ma allora dove si possono trovare queste soddisfazioni?
Beh io una l'ho trovata, anzi la sto trovando ogni tanto quando suono, tipo ieri sera che ero ai bassi, al kenkenì per esattezza, rilassato, Giovanni spara un solo, parte bene, poi si perde via, l'ho beccato subito, il mio orecchio si sta raffinando, stessa serata, ritmo nuovo, dopo un pò che ci provo capisco il giro della triade e con il mio kenkenì entro ed esco quando mi pare...che bello.
Beh io una l'ho trovata, anzi la sto trovando ogni tanto quando suono, tipo ieri sera che ero ai bassi, al kenkenì per esattezza, rilassato, Giovanni spara un solo, parte bene, poi si perde via, l'ho beccato subito, il mio orecchio si sta raffinando, stessa serata, ritmo nuovo, dopo un pò che ci provo capisco il giro della triade e con il mio kenkenì entro ed esco quando mi pare...che bello.
mercoledì, aprile 29, 2009
Il we del 1° Maggio che quest'anno cade proprio bene lo passerò a Livigno insieme a Stefano e le mogliettine, un pò di relax e soprattutto un pò di aria buona (anche se fredda) non guasta mai anche se un pò mi dispiace di non andare a suonare alla festa di domenica...
A parte tutto tra uno schifo e un altro sono tranquillo, è un periodo tranquillo, sono impegnato sempre con la musica e il Bedford che a vederlo non lo si riconosce più (dentro), grazie soprattutto alla mano d'oro di Romueldo che come sempre è il protagonista quando c'è da fare qualcosa di manuale!
Aspettando che arrivi la primavera mi godo questo periodo di buonumore anche in relazione al fatto che incredibilmente abbiamo già preso i biglietti niente poco di meno che per il Kenya!!!
Ebbene si...20 giorni in Kenya ci stanno proprio bene ad Agosto...si torna in Africa!
Il prossimo giro però ci vorrei andare per la musica però che devo dire...io senza il mare non ci sò stare mi sà che la mia meta sarà la Guinea che sposa bene mare e musica...vedremo!
Hakuna Matata.
A parte tutto tra uno schifo e un altro sono tranquillo, è un periodo tranquillo, sono impegnato sempre con la musica e il Bedford che a vederlo non lo si riconosce più (dentro), grazie soprattutto alla mano d'oro di Romueldo che come sempre è il protagonista quando c'è da fare qualcosa di manuale!
Aspettando che arrivi la primavera mi godo questo periodo di buonumore anche in relazione al fatto che incredibilmente abbiamo già preso i biglietti niente poco di meno che per il Kenya!!!
Ebbene si...20 giorni in Kenya ci stanno proprio bene ad Agosto...si torna in Africa!
Il prossimo giro però ci vorrei andare per la musica però che devo dire...io senza il mare non ci sò stare mi sà che la mia meta sarà la Guinea che sposa bene mare e musica...vedremo!
Hakuna Matata.
giovedì, aprile 16, 2009
Ci sono periodi nella vita felici ed altri meno felici, questo periodo per me non è nè felice nè infelice, è un periodo così, passato tra alti e bassi ma sempre non troppo alti e neanche troppo bassi, apatico potrebbe essere il termine giusto per descrivere il mio stato d'animo, cerco di sollevare la situazione ma ogni volta sembra che non ci riesca, nonostante alcune cose siano volte al meglio non sembrano abbastanza.
Allora mi chiedo dopo aver provato alcune strade se queste non siano quelle corrette, se fossero altre le strade da seguire, non lo sò, non lo sò davvero, che confusione e che sconforto mi pervade talvolta.
Ci vorrebbe il coraggio di cambiare via, voltare pagina ma sembra tutto così difficile, forse perchè davero non la si conosce quella strada alternativa che esiste solo nella mia mente ma non ha nulla di concreto, non ha un nome e non si sa dove porti e neanche dove andare ad imboccarla.
Allora mi chiedo dopo aver provato alcune strade se queste non siano quelle corrette, se fossero altre le strade da seguire, non lo sò, non lo sò davvero, che confusione e che sconforto mi pervade talvolta.
Ci vorrebbe il coraggio di cambiare via, voltare pagina ma sembra tutto così difficile, forse perchè davero non la si conosce quella strada alternativa che esiste solo nella mia mente ma non ha nulla di concreto, non ha un nome e non si sa dove porti e neanche dove andare ad imboccarla.
lunedì, aprile 06, 2009
Un paio di settimane fa abbiamo in contrato la ragazza che ci ha portati in Senegal questo inverno,le abbiamo dato un paio di scatoloni (piccoli a dire il vero) per delle persone giù alle quali siamo rimasteparticolarmente legate, uno scatolone conteneva materiale informatico, l'altro dei vestiti per poppi e qualche maglia
per adulto...poca roba...quello che si poteva portare giù insomma.
Beh fatto stà che ieri sera intorno alle 23 ora italiana suona il cellulare di Romina, dall'altra parte una voce di donna che parlain francese, era la mamma di Khadi che ci ringraziava per il pacco...è stata una gradita sorpresa, questo significa cheal Mondo c'è ancora qualcuno con cui poter avere un rapporto sincero...chissà cosa hanno pensato delle foto che abbiamo messo dentro lo scatolone!!!
per adulto...poca roba...quello che si poteva portare giù insomma.
Beh fatto stà che ieri sera intorno alle 23 ora italiana suona il cellulare di Romina, dall'altra parte una voce di donna che parlain francese, era la mamma di Khadi che ci ringraziava per il pacco...è stata una gradita sorpresa, questo significa cheal Mondo c'è ancora qualcuno con cui poter avere un rapporto sincero...chissà cosa hanno pensato delle foto che abbiamo messo dentro lo scatolone!!!
giovedì, marzo 26, 2009
H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA di Rosaria Ruffini
Mentre nel paese imperversano discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica..
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle
regole dell'economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%.
Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'uomo è fatto per
il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato
per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.
Mentre nel paese imperversano discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica..
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle
regole dell'economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%.
Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'uomo è fatto per
il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato
per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.
domenica, gennaio 25, 2009
Lascio la parola ai compagni di viaggio, questa è stata la mia Africa.
"Amici senegalesi, voi che spaventati vi difendevate dalle zanzare, ma inconsapevoli siete stati infettati da un virus ancora più letale, quello del sorriso, della gioia, della semplicità, della voglia di giocare.
Ora vi prego, non fatevi curare, cullatevi in questa dolce malattia, rimanete senegalesi e portate luce e colore in questi nostri luoghi grigi e scuri. Un passo di danza, un rullo di tamburo, un dolce canto, basta un piccolo gesto x cambiare in meglio la giornata".
"Ragazzi teniamo vivo questo senso di fratellanza e di voglia di espanderci perchè è un dono e non si compra al supermercato, e non ci arricchisce neanche come il migliore degli investimenti...però ci rende vivi ed in contatto con l'universo più lontano, che ha scelto potou per connetterci.....sta solo a noi restare vivi e non rimettere tutto nei ricordi di ...una piacevole vacanza".
"E' straordinariamente bello quello che abbiamo vissuto e scambiato in Senegal e ciò che continuiamo a sentire dentro di noi per quella che sembrava essere "solo" una vacanza ma che, invece, è stato un vero "viaggio" (fuori e dentro di noi), una scoperta di "terre nuove" (Mimmo, mi concedi il prestito della frase?) e di popoli, di culture e di modi diversi di vivere: è stato, per me, un affacciarmi ad un mondo che respira, che è vitale nonostante le difficoltà, generoso, che vive di rapporti umani semplici ma fondamentali... Sono felice di avervi conosciuto, tutti, e continuate a mancarmi molto perché quell'atmosfera che ho respirato in Africa, a Potou, è stata per me veramente unica, preziosa e, lasciatemelo dire, nuova, in un mondo dove tutto va di corsa, imperterrito, egoista, senza sorrisi.
E grazie allora ancora una volta per i vostri sorrisi, il vostro entusiasmo, la vostra unicità, il vostro "dare" in modo spontaneo e diretto, semplice ed indimenticabile... Ogni tanto mi tornano in mente gesti e situazioni che mi fanno tornare a sorridere e mi solleticano gioia.
Grazie a tutto lo staff di amici senegalesi ed africani, ci avete accolto con un abbraccio generoso ed allegro a dir poco commuovente.
Grazie a te, Barbara, per l'opportunità che ci hai regalato di vivere tutti insieme, come in una grande famiglia allargata e serena, sotto un tetto di paglia e di buonumore, colorato da stoffe ma anche da scambio di culture, di grande lavoro ed operosità di tutti.
Ed è straordinariamente bello che ora le nostre teste si stiano scervellando per creare altre occasioni d'incontro, nuovamente di scambio e di collaborazione... Abbiamo tolto un po' di calcare alle nostre menti ed ora sento l'energia vitale di tutti noi che si risveglia e vuole creare opportunità, inventare concretezza. Ed ecco allora la voglia di Valerio ed Ilaria di pensare in quale modo portare gli artisti e tutto lo staff in Italia per promuovere cultura, musica e danze, Vincenza che contatta banche, commerci equi e solidali per diffondere tecniche di piantagioni biodinamiche, io che parlo con un mio amico che lavora per Licia Colò per cercare di strappargli un invito degli artisti in trasmissione... Non lo so, in altre situazioni forse ci saremmo arresi fin da subito, ma sento forte la carica e la voglia in molti di noi di far qualcosa e mi dico che l'unica spiegazione è che siamo stati, come dire, "rivitalizzati" da questa Africa, madre di tutte le terre, origine di tutti i cammini... Chissà dove ci porterà... Ma credere in qualcosa, progettare un futuro, desiderare cambiamenti è senza dubbio trainante, ottimistico, è movimento, è speranza... Se poi ci fosse quell'entusiasmo che c'era nel progetto di Camarà di aprire un bar in Guinea, in cui già tutto era stato pensato, e fin nei minimi dettagli, in ogni particolare, che quasi ci pareva di sentire il profumo di caffè touba solleticarci il naso, di vedere i tavoli apparecchiati, di sedersi sulle sedie di bambù con la stessa travolgente energia che aveva lui nel descriverceli, beh...., allora sfonderemo i muri e ogni cavillo legislativo italiano, che ne dite???".
"Da parte dei fantastici maestri, delle allegre guide, del custode sognatore, dei meravigliosi bambini, del gattino viziato, degli abitanti di potou e soprattutto delle infaticabili cuoche:
GRAZIE PER ESSERVI FERMATI CON NOI AD ASCOLTARE IL RITMO DEL RESPIRO DELLA VITA.
CHE OGNI ISTANTE RESPIRATO IN SENEGAL VI ACCOMPAGNI NELLA VITA COME UN PUGNO DI SASSETTI COLORATI DA RACCOGLIERE SUL SENTIERO VERSO I VOSTRI SOGNI!".
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