venerdì, settembre 30, 2011

5 milioni + 1

In Italia i vegetariani sono ormai 5 milioni

Tratto da Vita.it

Il rapporto Eurispes 2011 sottolinea che di questi lo 0,4 è vegan
«Secondo il rapporto Eurispes 2011 sono circa 5 milioni gli italiani vegetariani. E lo 0,4% ha optato per una decisione ancor più drastica, escludendo dalla dieta anche latte e uova, e diventando vegan». Questa la “fotografia” del fenomeno illustrata da Leonardo Pinelli, vicepresidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, alla vigilia della Giornata Mondiale dei vegetariani che si celebrerà il prossimo sabato 1 ottobre.
Scelgono la dieta verde soprattutto le donne: il 7,2% contro il 5,3% degli uomini; mentre le vegane sono lo 0,5% contro lo 0,3% dei maschi. Anche il 13,5% di giovanissimi, tra i 18 e i 24 anni, e persino il 9,3% degli over 65, predilige diete senza carne. «Per circa la metà dei vegetariani», prosegue Pinelli, «questa opzione dipende dalla convinzione, scientificamente ben fondata, che mangiare soprattutto frutta e verdura arrechi benefici alla salute. Molto alta, poi, la percentuale di coloro che sono mossi verso questa decisone da ideologie animaliste (44%)».
«Infine, in aumento costante coloro che scelgono la dieta verde per ragioni di tipo ambientalista: è provato che questo tipo di dieta», prosegue il medico, «comporti un minore spreco di risorse e provochi meno danni all'ambiente. Nel giugno 2011 un'indagine Unep, Programma delle Nazioni Unite sull'Inquinamento, ha rivelato che il 18% delle emissioni di Co2 nell'atmosfera derivano dalla fermentazione dei mangimi all'interno dell'intestino degli animali allevati dall'uomo. Allevare animali da destinare all'alimentazione umana inquina quindi ben più, ad esempio, del trasporto su gomma in tutto il mondo».
«Il saldo totale delle risorse alimentari destinabili all'uomo, poi», spiega ancora Pinelli, «è pesantemente intaccato dalla destinazione di risorse vegetali all'alimentazione degli animali da allevamento: se la maggior parte della popolazione mondiale divenisse vegetariana, e si riservassero così all'alimentazione umana le estensioni a latifondo oggi appannaggio della produzione di foraggi, potremmo arrivare a sfamare ben 11 miliardi di persone, ben più dell'attuale popolazione mondiale».
Da Pinelli consigli vegetariani anche per i bimbi: «considerato che in Italia un bambino su 3 risulta in sovrappeso, direi che il minor apporto calorico garantito dalla dieta verde è uno dei principali benefici che i genitori, attraverso la scelta vegetariana, possono assicurare ai propri figli».
«Per quanto riguarda l'apporto di tutte le sostanze nutrienti necessarie alla crescita», continua Pinelli «la dieta vegetariana non comporta alcun rischio. Direi, al contrario, che anche un accrescimento più equilibrato è garantito dalla dieta verde: i bambini italiani, infatti, hanno spesso troppa massa grassa. L'unica attenzione va riservata ai piccoli vegani, i quali hanno bisogno d'integrare, attraverso appositi prodotti, la vitamina B12».
Infine Pinelli rivolge un monito a medici e genitori: «l'unico consiglio è quello di affidarsi, sin dai primi giorni di vita del bambino, a un pediatra esperto in nutrizione. Accade spesso che genitori vegetariani, intenzionati a educare alla dieta verde anche i propri figli, incontrino le resistenze del pediatra: allora, convinti della propria scelta ma privi del supporto del medico, si trovano costretti a una dieta “fai da te”, sovente non pianificata e quindi poco equilibrata. L'auspicio, quindi, è duplice: che i genitori si preoccupino di cercare pediatri più aggiornati - che abbiano approfondito le proprie conoscenze sulle scienze nutrizionali - e che sempre più medici dei bambini s'informino sui benefici della dieta vegetariana».
I consumatori vegetariani sono sempre più numerosi e rappresentano circa il 9% della popolazione italiana e il 6% di quella mondiale. Ancora più numerosi, l'86% secondo la Doxa, gli italiani propensi ad acquistare prodotti realizzati senza utilizzo di prodotti animali, certificati da enti indipendenti e identificati da un marchio. E' per questo motivo che la Lega anti vivisezione (Lav) e l'Istituto per la certificazione etica e ambientale (Icea) lanceranno da ottobre il marchio '100% vegetale', che garantirà che un prodotto non contiene nè è stato trattato con proteine animali.
Vegetariani per scelta, ma anche per necessità. Eliminare la carne dal piatto è quasi un dovere per l'oncologo Umberto Veronesi, illustre paladino della “dieta verde”. «Il vegetarianesimo non è soltanto una scelta alimentare, ma una filosofia di vita», spiega lo scienziato, «anzi, io penso che l'essere vegetariani da scelta si stia trasformando in necessità», precisa l'ex ministro della Sanità.
«Credo che siamo destinati ad un'alimentazione vegetariana per ragioni etiche, ambientali e di salute», afferma Veronesi. «La tolleranza e il rispetto sono principi che si applicano oggi ai rapporti tra tutti gli esseri viventi. Sempre più persone amano gli animali, li ritengono una componente essenziale dell'armonia del pianeta e per questo si rifiutano di ucciderli e di mangiarli».
Al contempo «si sta anche diffondendo il concetto di alimentazione responsabile. Ci si rende conto che il consumo di carne gioca un ruolo importante nell'assurda ingiustizia alimentare che fa sì che una parte del mondo muore di fame e soffre di denutrizione e un'altra parte si ammala e muore per eccesso di cibo». Il problema è che «i prodotti agricoli a livello mondiale sarebbero in realtà sufficienti a sfamare tutti se venissero equamente divisi, e soprattutto se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento». Da qui la “necessità” di rivedere le abitudini in cucina.

 

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