martedì, novembre 08, 2016

Puoi essere un lattante?

"Puoi essere un lattante?
Egli strilla tutto il giorno senza che la sua gola diventi rauca: perchè in lui l'armonia naturale è pianamente sviluppata.
Egli stringe il pugno tutto il giorno senza che la sua mano serri qualche cosa: perchè la sua virtù non ha preferenze.
Egli guarda tutto il giorno senza sbattere le palpebre: perchè è imparziale nei confronti di ogni cosa nel mondo esterno.
Egli cammina senza sapere dove va; si riposa senza sapere quello che fa.
Egli si da ad ogni cosa con gioia e segue la corrente.
Ecco la regola fissa per la conservazione della vita."

Tratto da "Tao Te Ching".

venerdì, agosto 07, 2015

Farmageddon

Torno a scrivere dopo tanto tempo, semplicemente non mi andava, un pò per pigrizia un pò perchè forse non avevo niente da dire.
Colgo questa occasione di riprendere (forse) l'attività dopo la lettura dell'ultimo libro, Famageddon.
Qui sotto qualche link utile.

http://www.ilfattoalimentare.it/farmageddon-animali-carne.html
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/02/17/news/philip_lymbery_farmageddon-107532569/

Non ho molto da dire se non di leggerlo e farsi un'idea da soli perchè ho capito che se uno ti racconta come stanno le cose non è la stessa cosa che apprenderle da soli, è la strada migliore sicuramente per capire e soprattutto per prendere coscienza.
Ogni nostro gesto quotidiano può fare la differenza.
Non è un libro che inneggia al vegetarismo, anzi proprio per nulla, è un libro che racconta i fatti per quello che sono, è un libro che urla, che lancia un appello disperato nel tentativo di fermare una catastrofe annunciata.
A voi la scelta, ricordandosi che chi sceglie di non scegliere rimane dalla parte dell'oppressore non dell'oppresso.

giovedì, marzo 20, 2014

(Eco)sistemica alimentare umano

Fonte: Progetto 3M (http://specieumanaprogetto3m.blogspot.it/)

Ecosistemica alimentare umana
L'enorme distruttività del sistema di produzione alimentare mondiale attuale è potenziata anche da
due delle sue stesse conseguenze: l'esiguità di territorio coltivabile e, specialmente, rispetto alla
enormità della popolazione attuale a livello ecosistemico globale, la mancanza letterale di spazio
fisico, da cui derivano anche il massacro giornaliero per fame, la quasi totalità delle guerre (sono
tutt'ora molte decine nel mondo) o le pericolosissime tensioni internazionali attuali, la tremenda
crisi urbanistica anche con i milioni di morti nelle bidonville specialmente del sud del mondo, ecc.,
è dovuta ad un motivo molto semplice: il pianeta è vasto ma la superficie di territorio coltivabile è piccolissima (specialmente rispetto alla enormità della popolazione attuale).
Infatti, sui 51 miliardi di ettari dell'intero pianeta, tolta la superficie coperta dal mare, rimangono
solo 15 miliardi di ettari di terre emerse; di questi ultimi, sottraendo la superficie coperta dai
ghiacci, dai laghi, dai fiumi, la superficie del territorio montuoso scosceso o roccioso, dei deserti,
delle foreste, del territorio non coltivabile, e di quello costruito (cioè la somma di tutte le città del
mondo ed i restanti sistemi urbanistici, le infrastrutture, fino al fabbricato rurale singolo),
rimangono solo meno di 1,3 miliardi di ettari di territorio coltivabile, i quali sono già al massimo
dello sfruttamento addirittura intensivo.

Modello alimentare onnariano: per 7 miliardi di persone onnariane non basterebbero 7 pianeti (come la Terra)
L'innaturalità del modello alimentare onnariano è stata finora applicata fondamentalmente solo fino
a 1,2 miliardi di persone (principalmente nel nord del pianeta), ma se fosse adottato anche dai
restanti 5,8 miliardi di persone (principalmente nel sud del pianeta), non basterebbero 7 pianeti per
nutrire la specie umana.
Basterebbe solo questo semplicissimo dato di fatto, per dimostrare che la specie umana non è
"onnivora": perché non solo il modello alimentare onnariano non è sostenibile, ma addirittura è
ecosistemicamente tecnicamente impossibile.
Identico discorso vale anche per il modello alimentare vegetariano, per quello vegan, e per quello
vegan-crudista: adottati da 7 miliardi di persone, non solo non sono sostenibili, ma addirittura sono
ecosistemicamente tecnicamente assolutamente impossibili.

Modello alimentare vegetariano: per 7 miliardi di persone vegetariane
non basterebbero 6 pianeti
Infatti, per un sistema di produzione alimentare naturale destinato a 7 miliardi di vegetariani, visto
anche che servirebbe un numero ancora superiore di bovini da latte, anche per i formaggi, e di
galline ovaiole, sia per il loro maggiore consumo dei vegetariani rispetto alle persone onnariane, e
sia per l'estensione di questi prodotti al 65% della popolazione mondiale che oggi non riesce ad averne l'accesso, non basterebbero 6 pianeti.

Modello alimentare vegan: per 7 miliardi di persone vegan non
basterebbero 4 pianeti
Per un sistema di produzione alimentare naturale destinato a 7 miliardi di vegan, che si possono
nutrire anche di "carne vegetale" o di qualsiasi altro "prodotto o sottoprodotto animale fatto con
vegetali", come per esempio derivati del glutine di grano, del glutine di farro, derivati della soia,
ecc., i quali prodotti, nel loro insieme, dimezzano solamente la necessità di territorio mondiale
rispetto alla zootecnia, ed a cui vanno aggiunti legumi, cereali, semi oleosi, e tutti i tipi di verdure,
oltre che frutta, non basterebbero 4 pianeti.

Modello alimentare vegan-crudista: per 7 miliardi di persone vegancrudiste
non basterebbero 2 pianeti
Per un sistema di produzione alimentare naturale destinato a 7 miliardi di vegan-crudisti, proprio per la immensamente maggiore estensione territoriale, rispetto alla frutta, che richiedono le
coltivazioni di tutti i suddetti prodotti "alimentari", presenti in maniera anche più abbondante nella
loro "alimentazione" comparato a tutte le altre categorie "alimentari", per nutrire tutti i 7 miliardi di
persone attuali in maniera vegan-crudista non basterebbero 2 pianeti.

Assoluta impossibilità tecnica, su scala globale completa, dei modelli
alimentari onnariano, vegetariano, vegan e vegan-crudista
Basterebbe anche solo ed esclusivamente questo semplicissimo dato di fatto per dimostrare che la specie umana, oltre che non "onnivora", non è nemmeno una specie "vegetariana", né una specie "vegan", né una specie "vegan-crudista": proprio perché nell'intero ecosistema mondiale è, anche tecnicamente, assolutamente impossibile.

Melarismo (e, al limite, fruttarismo): non solo è assolutamente l'unico
modello alimentare sostenibile su scala globale, ma lo è
esclusivamente se la popolazione mondiale non cresce ancora di
molto
Dunque, anche la scienza moderna dell'ecosistemica più avanzata arriva alla stessa identica
conclusione di tutte le altre scienze: solo ed esclusivamente col modello alimentare melariano, si
può tecnicamente (e naturalmente) nutrire tutta la attuale popolazione mondiale, specialmente se si considera anche lo spazio minimo necessario non solo per la coltivazione diretta, ma anche lospazio psicologico-vitale assolutamente essenziale anche solo per la specie umana, sempre a patto,ovviamente, che la popolazione mondiale non aumenti ancora di molto.
Siccome non si può passare indifferenti sopra il cadavere di un bambino (anche 1 solo, non 40.000
al giorno come oggi stesso, entro stasera, per il solo esclusivo fatto di utilizzare ancora "cibi" del tutto incompatibili con la nostra specie), soprattutto se a farlo siamo ognuno di noi (e non più un orribile dittatore), e ancora soprattutto quando sappiamo esattamente cosa non fare per evitarlo (non comprare mai più "cibi" aspecifici per l'uomo), scegliendo il melarismo (o, al limite, fruttarismo), (ovviamente gradualmente), scegliamo, quindi, di non partecipare assolutamente, nemmeno minimamente, anche a questo orrendo massacro giornaliero (muore, per esclusiva colpa nostra personale, una persona ogni 2 secondi); basterebbe, ancora una volta, anche solo ed esclusivamente questo, per sentirci in obbligo di farlo, e da subito.

Mio personale commento: se leggendo questo pensate "per fortuna faccio parte di quei 1,2 miliardi" allora avete perso tempo se invece inziate a sforzarvi di guardare oltre al vostro stomaco potete iniziare il cammino verso la libertà (quella vera).

martedì, febbraio 25, 2014

Denaro

Nel tempo in cui scrivo l' animale umano reputa di poter ottenere qualunque cosa desideri con il denaro.
Compra pellicce, diamanti, consuma petrolio, si ciba di animali non umani quotidianamente e più volte nello stesso giorno.
Madre Natura ed i suoi figli vengono continuamente depredati ed umiliati per opera di uomini pagati con il denaro.
Ma Lei non conosce quello che l'uomo chiama denaro, non ne conosce il suo valore e non Le interessa.
Quando ci presenterà il conto il nostro denaro sarà inutile, ma sarà comunque da pagare, in qualche modo.

Quando ci sediamo a tavola, andiamo a fare la spesa, ci vestiamo, ci spostiamo da un punto all'altro noi possiamo fare la differenza, senza aspettare che qualcuno la faccia per noi.

Buona vita.

lunedì, novembre 04, 2013

Cimice

Ieri sembrava una di quelle domeniche destinate a starsene in casa ma poi è uscito un bel sole e sono uscito con Christian, l'ho portato a vedere gli aerei che atterrano.
Arrivati al luogo passa il primo aereo e stiamo lì a guardarlo che ci passa sopra la testa.
Ad un certo punto in una grossa pozzanghera davanti a noi vedo qualcosa di piccolo che si muove, mi avvicino per vedere meglio e ci trovo dentro un insetto verde chiamato camice, di quelli che per fortuna loro puzzano da far vomitare che nessuno si mette a schiacciare soprattutto in casa.
Insomma il puzzone se la passava male, ribaltato dentro una pozza che per lui poteva essere tipo un oceano per noi.
Da buon vegano lo tiro fuori e lo tengo in mano e lì si avvicina Christian che se lo fa andare sulla sua mano.
Per farla breve ci saranno passati sopra la testa una decina di altri aerei ma non ce ne siamo filati uno, eravamo troppo intenti a fare asciugare le ali del puzzone che poi alla fine dopo un po ci ha ringraziato ed è volato via.

venerdì, settembre 13, 2013

Storia di ordinaria liberazione

"Cara ******,
oggi sono andata al supermercato e c'erano le vaschette di lumache.
Io le ho osservate per un po', poi ne ho vista una muoversi e mi sono detta che dovevo prenderle!
Ho aperto la scatola senza farmi notare, rotto la retina e ne ho prese tre, di queste tre, due sono vive e ora le ho messe nel giardino.Volevo solo dirlo perchè è una cosa che mi ha resa felice!Grazie mille a voi, che mi avete portato su una via giusta e compassionevole."


Essere Vegan letteralmente significa questo ed io sono fiero di esserlo diventato.

giovedì, giugno 13, 2013

Cosa chi

Dopo una vita a chiedermi cosa mangio stasera ho capito che non è cosa ma chi mangio stasera e quindi ho smesso di mangiare chi per mangiare solo cosa.
Perché tra una carota ed un pezzo di animale morto ci passa.
E tanto.